Le tradizionali piattaforme per la gestione dei contenuti (i CMS, Content Management System), definite anche “monolitiche”, continuano ad essere la soluzione alla quale la maggioranza delle aziende si affida per la gestione dei propri contenuti online. (Si veda ad esempio l’enorme diffusione di Wordpress).
Negli ultimi anni però, la crescita digitale, fortemente accelerata dalla pandemia, ha imposto ai brand di comunicare con il proprio pubblico in modo nuovo, e da qui è nato il bisogno di superare le rigidità imposte dai CMS tradizionali in favore di soluzioni più evolute.
Qual è la differenza tra un CMS classico e un CMS Serverless?
Un CMS classico è un sistema “monolitico” che permette di creare e caricare contenuti esclusivamente attraverso il proprio back-end e quindi pubblicarli sul relativo front-end. Back-end e front-end sono dunque le due facce di una tecnologia “chiusa”.
Si tratta perlopiù di sistemi molto semplici e a basso costo ma che rivelano un limite importante quando si rende necessaria l’integrazione di fonti e applicazioni residenti su architetture di terzi. Non potendo integrarsi con altre piattaforme, i CMS tradizionali impediscono di creare contenuti da distribuire in modalità omnicanale, quindi necessariamente dovranno essere utilizzate più applicazioni e più database e trasferire contenuti da uno all’altro.
Un CMS serverless ha un’architettura che “disaccoppia” nativamente il front-end dall’architettura di database. Questa caratteristica massimizza la qualità dell’esperienza offerta al cliente poiché permette di utilizzare le fonti provenienti da diversi sistemi tramite l’utilizzo di API offrendo allo stesso tempo un’esperienza digitale realmente omnicanale e coerente in tutte le fasi del percorso di navigazione o d’acquisto.
I vantaggi di un CMS Serverless:
I CMS Serverless sono dunque la soluzione ideale per le aziende che desiderano offrire ai propri clienti esperienze omnicanale innovative, integrando contenuti provenienti da diverse fonti e distribuendoli su un numero anche elevato di touchpoint secondo una logica everytime-everywhere, con la sicurezza di mantenere costante la governance dei propri contenuti e la loro coerenza con il brand.
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